Былины Sec. --
Le byliny sono canti popolari epici di area slava orientale che, per oltre nove secoli, furono tramandati per via orale. Diffusi in origine nelle aree meridionali e centrali della Russia preuralica, si sono conservati prevalentemente nelle regioni settentrionali. Le trascrizioni eseguite dagli studiosi dall’epoca romantica alla metà del Novecento, quando scomparvero gli ultimi aedi popolari, ci offrono una testimonianza straordinaria del mondo slavo orientale e della più antica civiltà slava. Le byliny, infatti, non solo rievocano momenti drammatici della storia del popolo russo (le invasioni tatare e la difesa della Rus’), ma anche l’eredità di un mondo precristiano, testimoniando la persistenza di motivi mitologici e di elementi di carattere magistico-cultuale (la funzione degli elementi naturali, le creature mostruose e le facoltà metamorfiche, le dinamiche di morte e rinascita, la madre terra). Il termine fu introdotto dall’etnografo I. P. Sacharov negli anni Trenta dell’Ottocento e proviene dal verbo byti (“essere”), in una definizione che in italiano può essere resa con “fatti accaduti”, “eventi verificatisi nel passato”. In ambito popolare venivano chiamate stariny (da star-, etimo per “antico”, “anziano”).
Bibliografia: B. Meriggi, Le byline. Canti popolari russi, Milano 1974; E. T. Saronne, K. F. Danil’čenko, Giganti, incantatori e draghi. Byline dell’antica Rus’, Milano 1997.