Sec. XVII

Il croato Juraj Križanić (1618-1683), sacerdote cattolico che si era formato a Bologna e a Roma, si recò a Mosca per convincere lo zar a unire le Chiese e a muovere contro i turchi. A lui si deve l’immagine di una “Russia liberatrice”, in cui l’appartenenza comune alla fede cristiana si univa all’idea della fratellanza slava. Per favorire questo processo Križanić aveva progettato di creare un’unica lingua slava sulla base dello slavo ecclesiastico, a cui aggiunse una serie di elementi delle parlate russe e croate. I tempi, tuttavia, non erano ancora maturi perché la Russia assumesse il ruolo di “liberatrice” dal giogo turco, e il prete croato fu esiliato in Siberia. 

Bibliografia: G. Dell’Agata, Ideologia politica e comparazione linguistica nella classificazione delle lingue slave di Juraj Križanić, in “Ricerche Slavistiche”, XXXIX-XL, 1992-93, 1 (Contributi italiani all’xi Congresso internazionale degli slavisti, Bratislava, 30 agosto-8 settembre 1993), pp. 365-84; N. N. Zapolskaja, “Obščij” slavjanskij literaturnyj jazyk. Tipologija lingvističeskoj refleksii, Moskva 2003.


By: Garzaniti M.
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