Андрей Рублёв, Andrey Rublëv Sec. XIV-XV
Monaco, decoratore e iconografo, santo. Ordinato presbitero nel monastero di Serpuchov, apprese l’arte pittoria a Radonež e nel monastero Spaso-Andronikov di Mosca, dove strinse amicizia col maestro Daniil Čërnyj (‘il Nero’). Nel 1405, assieme a Teofane il Greco e Prochor di Gorodec, dipinse gli affreschi e l’iconostasi della cattedrale dell’Annunciazione nel Cremlino moscovita; nel 1408 affrescò con Daniil la cattedrale della Dormizione della Madre di Dio a Vladimir: la sua iconostasi è considerata uno dei massimi vertici della pittura medievale russa. Muovendo dalla tradizione moscovita trecentesca, A.R. sviluppò uno stile personale soprattutto durante gli anni di lavoro con Daniil (dal 1420 ca) nella cattedrale della Laura di S. Sergio: dipinta in tale occasione, la famosa icona della SS. Trinità (dedicata al fondatore del monastero, Sergij di Radonež) rappresenta il capolavoro di A.R.; essa fu presa a modello per la rappresentazione della Trinità nel Concilio ‘dei cento capitoli’ (1551); attualmente l’icona è conservata nella galleria Tret’jakov di Mosca. L’ultima opera di A.R. fu la decorazione della chiesa del monastero Spaso-Andronikov, dove morì. Con poche eccezioni, resta dubbia l’attribuzione ad A.R. di molte opere. Stando alle fonti A.R. è venerato come santo fin dal sec. XV; è stato proclamato ‘beato’ solo in occasione del millennio del battesimo della Rus’ (1988).
Studi: D.S. Lichačëv, Kul’tura Rusi vremeni Andreja Rublëva i Epifanija Premudrogo (kon. XIV – nač. XV), Moskva-Leningrad 1962; J.A. Lebedewa, Andrei Rubljow und seine Zeitgenossen, Dresden 1962; E. Donnert, Altrussisches Kulturlexikon, Leipzig 1988 (2 ed.), pp. 327-329; V. Sergeev, Rublëv, Moskva 1990 (3 ed.); L. Müller, Die Dreifaltigkeitsikone des Andrej Rubljow, München 1990; V.G. Brjusova, Andrej Rublëv, Moskva 1995.