Sec. XV
Nel palazzo Medici Riccardi a Firenze si trova uno dei tesori dell’arte rinascimentale, la cosiddetta “cappella dei Magi”, capolavoro del fiorentino Benozzo Gozzoli. Questo piccolo spazio di forma quadrangolare, nato come cappella privata della famiglia Medici, fu interamente decorato fra il 1459 e il 1460 con un ciclo di affreschi che raffigurano la cavalcata dei Magi, soggetto sacro che funge in realtà da pretesto per rappresentare un evento politico che diede gran lustro alla casata medicea, ovvero il corteo di personalità giunto a Firenze in occasione del Concilio nel 1439, a cui per la prima volta partecipò una delegazione russa. In questa occasione, infatti, i Medici ebbero l’onore di offrire lo spazio alla riunificazione fra la Chiesa latina e quella bizantina, anche se l’accordo nella realtà non fu mai attuato e si configurò come il tentativo disperato dell’imperatore di Bisanzio – Giovanni viii Paleologo, raffigurato nella parete sud nei panni di Baldassarre – di ottenere aiuto dall’Occidente in vista dell’assedio sempre più stretto alla città di Costantinopoli da parte del sultano turco Maometto II.
Bibliografia: F. Cardini, I re Magi di Benozzo a Palazzo Medici, Firenze 2001; S. Ronchey, L’enigma di Piero. L’ultimo bizantino e la crociata fantasma nella rivelazione di un grande quadro, Milano 2006; D. Baldi, I “Documenti del Concilio” di Firenze e quasi sei secoli di storia, in “Rivista di Storia e Letteratura Religiosa”, LIII, 2017, 2, pp. 287-374.