Sec. XI-XVI
La città di Cracovia (pol. Kraków), costruita sulla riva della Vistola, fu residenza dei sovrani polacchi dall’XI alla fine del XVI secolo. Era un importante centro commerciale che si trovava sul crocevia fra la via che da Kiev attraverso Praga si volgeva in direzione di Ratisbona, e la strada che dal Baltico scendeva verso la pianura pannonica. Nel Wawel ebbe la sua cittadella fortificata, al cui interno si trovavano il palazzo reale e la cattedrale romanica con annessa la scuola e l’episcopio. Dopo le distruzioni inflitte dai tatari (1241), la città si rinnovò dotandosi di nuove mura e di una grande piazza del mercato e adottando il diritto di Magdeburgo (1257). Pur rimanendo sede suffraganea di Gniezno, che rimase sede dell’arcivescovato, Cracovia, soprattutto con l’arrivo dei domenicani, diventò il centro culturale più importante della Polonia. Sede di un’antica università (1364), diventò in seguito un importante centro della cultura umanistica e rinascimentale. Dal 1320 fino alle spartizioni del xviii secolo, anche dopo il trasferimento della capitale a Varsavia (1609), nella sua cattedrale si svolse l’incoronazione dei sovrani. La cappella di Sigismondo, in cui sono conservate le spoglie di Sigismondo i e di Sigismondo Augusto, è considerata una delle testimonianze più importanti dell’arte rinascimentale fuori dei confini italiani (1533).
Bibliografia: LMA (1977-99, s.v., a cura di J. Strzelczyk.