Повесть временных лет Sec. XI-XII
La Cronaca degli anni passati rappresenta il primo corpus annalistico redatto nelle terre slave orientali. Attraverso una minuziosa analisi testuale sono state individuate alcune tappe fondamentali della sua compilazione fra l’XI e il XII secolo: i primi materiali furono raccolti all’epoca di Jaroslav il Saggio (983/986-1054) nella laura delle Grotte di Kiev. Intorno al 1073 il monaco Nikon elaborò il materiale conferendogli il carattere di esposizione cronachistica. La successiva tappa nella stesura del testo risale al 1093, quando un anonimo estensore integrò la compilazione con materiali nuovi, dando vita al cosiddetto načal’nyj svod (“corpus iniziale”). Nel 1113 il monaco Nestor rielaborò e completò il testo. Nel 1116, per incarico del gran principe Vladimir Monomach (1053-1125), il monaco Sil’vestr del monastero Vydubickij stese una nuova (“seconda”) redazione dell’opera. Pochi anni più tardi, infine, per iniziativa del principe Mstislav Vladimirovič, fu approntata anche una “terza redazione” del testo. Il corpus così raccolto fu a sua volta inserito in altre (successive) raccolte annalistiche. I più antichi testimoni dell’opera si conservano nella Lavrent’evskaja letopis’ (1377) e nella Ipat’evskaja letopis’ (inizio xv secolo), al cui interno la Cronaca costituisce la parte iniziale della narrazione.
Bibliografia: D. S. Lichačev (a cura di), Povest’ vremennych let, Sankt-Peterburg 19992 (trad. it. Racconto dei tempi passati, a cura di I. P. Sbriziolo, Torino 1971).