Dinastia di Asen e la capitale Tărnovo

Sec. VIII-X

La dinastia degli Asenidi deve il suo nome a Ivan Asen, che nel 1186 restaurò l’impero bulgaro assieme al fratello Petăr, ponendo così termine a due secoli (1018-1186) di “cattività bizantina”. Pressoché tutti i regnanti che si succedettero sul trono del “secondo impero bulgaro” (1186-1393) rivendicarono la continuità dinastica con i primi Asen per cui, oltre alla dinastia asenide in senso stretto (1186-1280), si parla anche di un ramo terteride (1280-1323) e di un ramo šišmanide della dinastia (1323-93). Con l’avvento al potere degli Asenidi, la capitale fu trasferita a Tărnovo (Veliko Tărnovo), una cittadella arroccata sui Balcani che fino a quel momento aveva giocato un ruolo piuttosto marginale nella storia bulgara, pur mostrando i segni di un rapido sviluppo economico e urbanistico già durante l’occupazione comnena. Tra i suoi monumenti, sono da menzionare la chiesa di San Demetrio (fine XII secolo) e la chiesa dei Quaranta martiri (xiii secolo). Nel corso del XIII secolo, la città si affermò anche come centro di produzione letteraria, dando vita nel secolo successivo alla cosiddetta “scuola letteraria di Tărnovo”, il cui esponente più illustre sarà l’ultimo patriarca bulgaro, Eutimio. 

Bibliografia: P. Petrov, Istorija na Veliko Tărnovo v tri toma, Sofija 1986; I. Božilov, Familijata na Asenevci (1186-1460). Genealogija i prosopografija, Sofija 1994; K. Dochev, Tŭrnovo, in A. E. Laiou (a cura di), The Economic History of Byzantium: From the Seventh through the Fifteenth Century, Washington dc 2002, pp. 673-8.

Di: Alberti A.
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