Sec. XII-XV
La Vita di Costantino, compilata negli anni compresi fra la morte di Costantino-Cirillo (869) e la morte del fratello Metodio (885), probabilmente in area moravo-pannonica, presenta una tradizione manoscritta assai più tarda. È attestata da circa sessanta codici che datano dal XV secolo e sono tradizionalmente distinti in un ramo slavo meridionale e in un ramo slavo orientale. Il testo presenta varianti e corruttele talvolta di difficile interpretazione. Si tratta di un racconto agiografico, poi suddiviso in diciotto capitoli, che ripercorre le tappe principali della vita del protagonista dall'infanzia alla morte. La Vita di Metodio, redatta probabilmente negli anni compresi fra la sua morte (885) e la conquista ungara della Moravia (905), è un'opera più breve ma non meno complessa. Grazie alla testimonianza dell’Uspenskij Sbornik (XIII secolo), vanta una tradizione manoscritta più antica e omogenea rispetto alla Vita di Costantino, rappresentata da circa quindici codici di provenienza slava orientale. Il racconto si articola in diciassette capitoli che ripercorrono la vita del protagonista dagli anni della formazione fino alla morte, dando particolare risalto alla sua attività di apostolo e pastore degli slavi. In slavo si conservano inoltre gli encomi (pochvaly) e gli uffici (služby) scritti in onore dei due fratelli per istituirne e celebrarne il culto, brevi resoconti della loro vita inclusi nel libro liturgico chiamato sinassario. Fra le fonti latine, la più importante è la Legenda italica (chiamata così per distinguerla dalle due Vite, dette Leggende pannoniche), la cui stesura fu affidata nel IX secolo dal vescovo Gauderico di Velletri ad Anastasio Bibliotecario con lo scopo di raccogliere notizie sul ritrovamento delle reliquie di papa Clemente che Costantino-Cirillo e Metodio avevano ricondotto a Roma. Sulla base di queste fonti, nel saggio dedicato a Costantino-Cirillo e Metodio, A.-E. N. Tachiaos ripercorre la biografia dei due fratelli missionari, considerando il complesso contesto storico-culturale in cui si trovarono a vivere e operare.
Bibliografia: Magnae Moraviae fontes historici, sotto la direzione di L. Havlik, 5 voll., Brno 1966-1976; A.-E.N. Tachiaos, Cirillo e Metodio. Le radici cristiane della cultura slava, Milano 2005, pp. 163-223.