Sec. VII-XV
La metropolia “di Kiev e di tutta la Rus’” fin dalla sua istituzione nell’XI secolo comprendeva l’intero territorio slavo orientale e dipendeva dal patriarca di Costantinopoli, che consacrava il candidato, per lo più scelto fra i prelati greci. A causa delle insicurezze determinate dalle incursioni delle popolazioni delle steppe, in particolare dopo l’invasione tatara, la sede della metropolia fu trasferita a Mosca ai tempi del metropolita Petr (†1325). Qualche anno dopo la cacciata del metropolita Isidoro, che si rifugiò a Roma, il sinodo dei vescovi russi, riunito a Mosca, elesse metropolita Iona (1448), che fu insediato nella cattedrale della Dormizione al Cremlino. Da quel momento la Chiesa russa si rese indipendente dal patriarca di Costantinopoli, ma la sua autorità non fu riconosciuta nelle diocesi che si trovavano all’interno del granducato lituano. L’affermazione dell’autocefalia a Mosca, che seguiva un analogo tentativo del granducato lituano, andato fallito, sancì di fatto la divisione della metropolia e soprattutto ne determinò l’identificazione con i confini del gran principato di Mosca. L’espansione del gran principato e poi dell’impero russo coincise con l’espansione della metropolia “di Kiev e di tutta la Rus’” che aveva sede a Mosca.
Bibliografia: É. Teiro, L’Église des premiers saints métropolites russes, Paris 2009.