Sec. VII-XV
Nelle più antiche traduzioni slave il titolo di starec, “anziano”, è sinonimo di “padre” nelle Vite dei monaci dei primi secoli e corrisponde al greco γέρων. Generalmente venivano chiamati starcy i monaci più anziani che coadiuvavano l’igumeno di un monastero, soprattutto con il consiglio e l’esercizio della paternità spirituale. «Lo starčestvo come fenomeno spirituale esisteva nei monasteri russi assai prima del XIX secolo, come si può riscontrare in san Sergio, in san Kirill, nel grande starec Nil Sorskij, in san Tichon Zadonskij e in altri, come tradizione fondata sulla solida base dell’insegnamento patristico e ascetico dell’antichità con i propri regolamenti, metodi e tradizioni, quello russo deve la sua origine allo starec Paisij Veličkovskij (1722-1794)» (I. Kologrivov, I santi russi, Milano 1977, p. 398). Si ricordano in particolare gli starcy del monastero di Optino che per tutto il XIX e all’inizio del XX secolo animarono la rinascita spirituale russa.
Bibliografia: M. Garzaniti, Starčestvo – Paisij Veličkovskij, in E. Ancilli (a cura di), Dizionario enciclopedico di Spiritualità, Roma 1990, iii, pp. 2408-11; M. Garzaniti, Alle origini della figura dello starec. La direzione spirituale nel Medioevo russo, in G. Filoramo (a cura di), Storia della direzione spirituale, ii: L’età medievale, a cura di S. Boesch Gajano, Brescia 2010, pp. 269-78.