Sec. VII-XV
I sorabi o serbo-lusaziani (in ted. anche Wenden) sono una popolazione slava, ridotta a circa 50.000 unità, stanziata nella Germania orientale, tra il Brandeburgo (Lusazia inferiore, a nord) e la Sassonia (Lusazia superiore, a sud), nella valle dell’alto Spree. In queste due diverse aree si parlano ancora oggi il sorabo inferiore e il sorabo superiore, la cui esistenza fu garantita all’interno della Germania orientale. Le prime testimonianze scritte risalgono al XVI secolo nel contesto della riforma protestante e della controriforma cattolica. I sorabi sono gli ultimi superstiti delle popolazioni slave stanziate originariamente a occidente dell’Oder, e che furono assimilate dalla politica di Carlo Magno, prima, e dei sovrani sassoni, poi. La linea fortificata che Carlo Magno costituì nell’805 per difendere i territori di recente conquista prese appunto il nome di limes sorabicus.
Bibliografia: “Lětopis. Zeitschrift für sorbische Sprache, Geschichte und Kultur”, 1952-; D. Scholze (a cura di), Die Sorben in Deutschland. Sieben Kapitel Kulturgeschichte, Bautzen 1993; A. Trovesi, I serbolusaziani. Storia, letteratura, lingua, Milano 2007; N. Dołowy-Rybińska, Języki i kultury mniejszościowe w Europie: Bretończycy, Łużyczanie, Kaszubi, Warszawa 2011.