Sec. XIV-XV
Stefano Uroš IV Nemanjić (1308-1355) fu re di Serbia (1331-46) e “imperatore (zar) dei serbi, dei greci e degli albanesi” (1346-55). Senza dubbio il più eminente regnante serbo medievale, Stefano Dušan prese il potere in seguito alla deposizione del padre, Stefano III Dečanski (1321-31), a fianco del quale aveva combattuto contro l’esercito bulgaro nel 1330, riportando a Velbăžd (Kjustendil) un’importante vittoria che assicurò al regno serbo i territori macedoni. Appena insediatosi, si adoperò per instaurare relazioni pacifiche con il neoeletto imperatore bulgaro, Ivan Aleksandăr (1331), del quale sposò la sorella Elena nel 1332. Durante il primo decennio di regno, Stefano Dušan continuò la sua politica espansiva verso sud (a spese dell’impero bizantino), dovendo peraltro difendersi dall’ingerenza ungherese nel Nord del paese. Quando, con la morte di Andronico III Paleologo (1341), l’impero bizantino fu dilaniato da una sanguinosa guerra civile, Dušan, dopo aver fatto elevare l’arcivescovo di Serbia al rango di patriarca, si fece incoronare “imperatore dei serbi, dei greci e degli albanesi” a Skopje, il giorno di Pasqua (16 aprile) del 1346. Durante gli ultimi anni di regno, in seguito alla scomunica da parte del patriarca di Costantinopoli (1350), Dušan allacciò relazioni con il papato avignonese, nella speranza di guidare una crociata contro gli ottomani, che dal 1352 avevano varcato i Dardanelli. L’ambasceria presso papa Innocenzo vi (1354) non diede però i risultati sperati e Dušan si spense improvvisamente nel dicembre 1355. Il suo lascito più importante è probabilmente da ricercarsi nella promulgazione (1349-54) dello Zakonik, un codice legislativo in slavo, prevalentemente di diritto penale, basato sulla legislazione bizantina contemporanea.
Bibliografia: M. Pešikan, I. Grickat-Radulović, M. Jovičić (a cura di), Zakonik cara Stefana Dušana, 3 voll., Beograd 1997; B. Ferjančić, S. Ćirković, Stefan Dušan kralj i car: 1331-1355, Beograd 2005; V. M. Minale, Lo “zakonik” di Stefan Dušan e i suoi legami con la legislazione bizantina, in “Index. Quaderni Camerti di Studi Romanistici”, xxxvii, 2009, pp. 219-28.